venerdì 28 maggio 2010

Soccorrere gli infermi

Azienda ULSS 15
Alta Padovana

SERVIZIO RELIGIOSO

I cappellani portano tutti i giorni la SS. Comunione nei reparti.
Sono sempre disponibili per la Confessione, i Sacramenti degli Infermi e il Dialogo Personale.

ORARIO SS.Messe

S.Messa feriale: ore 17.00 - in cappella
S.Messa prefestiva: ore 17.00 - in cappella
SS. Messe festive: ore 17.00 - in cappella. Ore 10.30 - atrio geriatria

Altri momenti di preghiera
recita del SS. Rosario per gli ammalati
dopo la S.Messa feriale - alle ore 17.30
sabato, domenica, vigilia e feste di precetto alle ore 18.30

Adorazione del SS.Sacramento
Ogni primo venerdì del mese alle ore 15.30

Uhh, che godimento dionisiaco! Sai che risate per i pazienti? L'ospedale già di suo è un luogo che si presta parecchio, ma con questo euforico carnevale quotidiano, girare per i reparti sarà un po' come ancheggiare sfilando nel sambodromo di Rio, no?

E comunque. Si sa che ci sono perversi estimatori del genere, tanto vale farsene una ragione. Solo mi chiedevo: ho capito l'oliata macchina da guerra del perfetto conforto religioso. Ma trombare mai?

Perché c'è gente che trae molto conforto anche da quello. Però scommetto che le puttane non gliele paga lo stato. A differenza dei cappellani.

6 commenti:

  1. Comunque le tre messe sono tutte "in cappella". Penso che un pò di sano sesso ci sia. (testina di lupo)

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  2. Ricordo quando passavano ad elargire il conforto della preghiera, evitando accuratamente di chiedere se ne avessero bisogno anche quelli di colore, o con uno scialle in testa solo diverso dal loro...

    e quando rispondevi: "no, grazie...", comunque un qualcosa ad alta voce e sguardo perso nel vuoto lo declamavano lo stesso...

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  3. sì, ma anche un paio di canne, o una bottiglia di brunello, tanto per rimanere nel legale. quanto al sesso, vale la battuta di non-mi-ricordo-chi:
    "anche alla nostra età (di vecchi), una trombatina ogni tanto non farebbe male. ce la dovrebbe passare la mutua".
    "see... la mutua... quella non passa un cazzo, figurati la figa!"

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  4. Ehh, hai ragione la cappella è ambigua. Chissà che le cose siano migliori di come si presentano, in effetti...

    Sei stato a lungo in ospedale, Vipero? Ti sono toccati anche i conforti religiosi? Anche a me, una volta. Era uno che sembrava Don Ulrico, quello di Amici Miei.

    Battuta bellissima quella sulla figa di Stato. Me la rivendo senz'altro.

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  5. Tanti anni fa feci natale e capodanno in corsia, stanza davanti all'ascensore. Ogni giorno transitava un deceduto (natale 2, straordinari). Per confortarmi il parentado mi portò una torta (ricordo ancora, una bella crostata con un kg di burro, anche se sono passati quasi 30 anni) e mio padre una bottiglia di spanna. La notte di capodanno mezza torta e quasi tutta la bottiglia... Mi trovarono allegro :-))

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  6. Anche questo come conforto non è male. Però i generi di conforto arrivarono sempre da un fornitore privato, mica dalla stato, no?

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