sabato 24 aprile 2010

Nota del redattore


Ma voi siete completamente pazzi. Sennò non me lo spiego.

La coda di paglia. La coda di paglia? Ma benedetto ragazzo, se io fossi una di quelle blogger molto impegnate nel sociale, ovvero con esplicite predilezioni per la critica d'arte, o ancora una di quelle monotematiche tipo ricette-dècoupage-macramè, vabbè, allora poteva anche andare.

Ma io - mi si consenta - sono la Signora della Coratella Virtuale! Io sono una che sul blog ci sputa tante di quelle viscere che in un momento di crisi ipoglicemica grave ha preso in seria considerazione l'idea di chiudere baracca e burattini e mettersi a emulare S.Simone lo Stilita. Non so se hai presente. Isolamento assoluto dal mondo, ma proprio ai massimi livelli. Io sono la Sabrina Ferilli del Virtuale e non nel senso di affinità genetica - che me piacerebbe assai, ma col fischio -, nel senso di vocazione a sbatacchiare in piazza con frenesie vernacolari e senza inibizioni, ogni frattaglia umorale frutto del mio ondivago pellegrinaggio lungo la via dell'amore universale.

Il che fa di me una creturina occasionalmente piuttosto vulnerabile. Niente che sia in grado di uccidermi, anche perché sotto quest'armatura di ricotta e cioccolato batte un cuore coriaceo che havoglia a picconarlo, se ne fa sempre una ragione. Ma insomma l'occasionale vulnerabilità ci sta, e ci sta tutta.

E se in un momento di instabilità pischica come questo 3 (3!) uomini che amo si mettono in coro sincrono a farmi appunti ortografici poco chiari, io sbarello a scatafascio! In un momento del genere mi potete convincere di qualsiasi cosa, vi do ragione su tutta la linea, anche quelle più palesemente autolesioniste! Volete il numero della carta di credito? Volete l'IBAN? Volete il sangue? Chiedete, cari, che con me si sfonda una porta aperta, e anzi magari approfittatene, perché potrebbe finire da un momento all'altro. Sono una linea Maginot di mozzarella perfino di fronte ai complimenti, figuriamoci se la buttiamo sulle sottili allusioni...

E adesso lasciate che vada a sciogliermi in pianto tra le siepi di un roseto in fiore tamponando le lacrime con un fazzoletto candido, e datemi qualche momento per ricompormi.

Che poi insomma, che cacchio si deve fare su questa dannata piattaforma per avere un po' di privacy da eroina postromantica ?

14 commenti:

  1. Nel caso ti interessi, ti amo nella stessa misura in cui mi spaventi. O nel caso ti interessasse.

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  2. Bene. E' la più solida base per un'unione duratura. Nel caso invece interessi te, sei l'unico uomo al mondo a cui faccio quest'effetto. Almeno che io sappia. Perché di norma nella vita non spavento nessuno. Vorrà dire che trascorreremo una serena vecchiaia a consolarci delle reciproche solitudini. Se poi mi prepari i tortellini, io posso firmare fin da subito.

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  3. Bene. E' la più solida base per un'unione duratura. Nel caso invece interessi te, sei l'unico uomo al mondo a cui faccio quest'effetto. Almeno che io sappia. Perché di norma nella vita non spavento nessuno. Vorrà dire che trascorreremo una serena vecchiaia a consolarci delle reciproche solitudini. Se poi mi prepari i tortellini, io posso firmare fin da subito.

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  4. Bene. E' la più solida base per un'unione duratura. Nel caso invece interessi te, sei l'unico uomo al mondo a cui faccio quest'effetto. Almeno che io sappia. Perché di norma nella vita non spavento nessuno. Vorrà dire che trascorreremo una serena vecchiaia a consolarci delle reciproche solitudini. Se poi mi prepari i tortellini, io posso firmare fin da subito.

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  5. non rimarcherò che lo stesso commento è apparso tre volte, se no la padrona di casa si stranisce e pensa che io dica che sia stata lei che lo ha fatto apposta per un delirio di onnipresenza.

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  6. ecco, così t'insegni!
    sai cosa significa per me, ogni volta, scrivere qui dentro????

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  7. Eh si, stamattina presto ho fatto un po' di casini. E non torivi che la dica lunghissima sulle mie attuali condizioni di salute mentale? Li lascio lì tutti e tre, guarda, così si capisce subito con chi abbiamo a che fare. Poi dice che le bibliotecarie sono donne banali e prevedibili.

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  8. Eh si, stamattina presto ho fatto un po' di casini. E non trovi che questo la dica lunghissima sulle mie attuali condizioni di salute mentale? Li lascio lì tutti e tre, guarda, così si capisce subito con chi abbiamo a che fare. Poi dice che le bibliotecarie sono donne banali e prevedibili.

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  9. Eh si, stamattina presto ho fatto un po' di casini. E non trovi che la dica lunghissima sulle mie attuali condizioni di salute mentale? Li lascio lì tutti e tre, guarda, così si capisce subito con chi abbiamo a che fare. Poi dice che le bibliotecarie sono donnette banali e prevedibili.

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  10. sì ma che sia per i sogni infranti, le illusioni illuse e le speranze vane.

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