Il mio progetto di vita al momento sarebbe questo: piangermi addosso tutto il lacrimabile; dissolvere in un'unica cascata fradicia ogni grumo che continua a intorcolarsi al livello del quarto chakra inerpicandosi fino al quinto, come deduco dal fatto che ho anche la gola bloccata e mi manca il fiato per gridare; solubilizzare i rimorsi, liquefare i rimpianti, seppellire la cattiva coscienza sotto un muro d'acqua carico come la vendetta divina. Possibilmente farlo durante un temporale da tregenda, di modo che fuori e dentro ci sia solo acqua che scroscia talmente fitta da infilzarmi con punture di spillo. Resettare, insomma, ripulire, spazzare via, annichilire: peccati opere e omissioni. E poi sedermi in riva al fiume ad aspettare finchè non spiove e la luce riprende a filtrare tra le foglie.
Io posso solo invitarti in riva al fiume; Brenta, nello specifico. Andiamo domani nel tardo piomeriggio? Per il temporale, mi sa che t'attacchi. Però posso portare un innaffiatoio.
RispondiEliminaGrazie cara, ma causa impegno lavorativo improcrastinabile, sono sepolta in biblio fino a giovedì. Subito dopo pèerò ne parliamo a mente riposata. Ti bacio
RispondiEliminaUna mia amica dice "oggi non sto tanto per la quale" ed è un bel modo di dirsi. (tdl)
RispondiEliminaanche mia mamma diceva sempre: "non sto tanto per la quale".
RispondiEliminae vorrei riuscire a piangere a dirotto, ma invece niente. tengo ancora tutto dentro.
ce la farò a sfogarmi, prima o poi?
andiamo in comitiva
RispondiEliminaad ingrossar il brenta?