lunedì 19 luglio 2010

Quei giorni in cui non sei abbastanza

Il mio progetto di vita al momento sarebbe questo: piangermi addosso tutto il lacrimabile; dissolvere in un'unica cascata fradicia ogni grumo che continua a intorcolarsi al livello del quarto chakra inerpicandosi fino al quinto, come deduco dal fatto che ho anche la gola bloccata e mi manca il fiato per gridare; solubilizzare i rimorsi, liquefare i rimpianti, seppellire la cattiva coscienza sotto un muro d'acqua carico come la vendetta divina. Possibilmente farlo durante un temporale da tregenda, di modo che fuori e dentro ci sia solo acqua che scroscia talmente fitta da infilzarmi con punture di spillo. Resettare, insomma, ripulire, spazzare via, annichilire: peccati opere e omissioni. E poi sedermi in riva al fiume ad aspettare finchè non spiove e la luce riprende a filtrare tra le foglie.

Ora vado. E tornerò umida, ma felice. Fosse l'ultima cosa che faccio.

5 commenti:

  1. Io posso solo invitarti in riva al fiume; Brenta, nello specifico. Andiamo domani nel tardo piomeriggio? Per il temporale, mi sa che t'attacchi. Però posso portare un innaffiatoio.

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  2. Grazie cara, ma causa impegno lavorativo improcrastinabile, sono sepolta in biblio fino a giovedì. Subito dopo pèerò ne parliamo a mente riposata. Ti bacio

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  3. Una mia amica dice "oggi non sto tanto per la quale" ed è un bel modo di dirsi. (tdl)

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  4. anche mia mamma diceva sempre: "non sto tanto per la quale".

    e vorrei riuscire a piangere a dirotto, ma invece niente. tengo ancora tutto dentro.
    ce la farò a sfogarmi, prima o poi?

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  5. andiamo in comitiva
    ad ingrossar il brenta?

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